Il trattamento può essere effettuato solo su pazienti di età superiore ai 18 anni, in assenza di carie, sensibilità dentale e altre patologie del cavo orale e richiede una corretta diagnosi di eventuali problemi connessi alle decolorazioni o alle macchie dentali.
Per esempio, lo sbiancamento potrebbe rendere ancora più evidenti le calcificazioni presenti nella struttura dei denti.
Prima di procedere a sbiancare i denti gialli, il medico dentista o l’igienista dentale deve accertarsi della perfetta salute della bocca.
Nel caso in cui il cavo orale risultasse afflitto da uno o più problemi odontoiatrici, sarà necessario valutare il trattamento e la cura delle problematiche dentali pregresse.
I trattamenti per sbiancare i denti non hanno effetto su dentature che presentano macchie di fumo e caffè o in cui è presente un accumulo di placca e tartaro.
Prima del trattamento sbiancante, è opportuno che il paziente si sottoponga a una seduta di igiene orale, comprensiva di ablazione del tartaro.
Lo sbiancamento dentale agisce solo sui denti naturali, ma non ha alcuna efficacia su protesi, otturazioni o altro materiale da restauro dentale presente nel cavo orale.
Quali tipologie di sbiancamento esistono:
Appurata la buona salute della bocca e l’adeguata pulizia del cavo orale, il dentista o l’igienista procedono con il trattamento a poltrona.
Lo sbiancamento dentale consiste nell’applicazione sulla dentatura di un prodotto sbiancante gel a base di perossido di idrogeno.
Grazie a una fonte luminosa foto attivante (lampade speciali a LED o apparecchi laser specifici), il prodotto sbiancante libera ossigeno. Assorbite da smalto e dentina, le molecole di ossigeno disgregano le molecole che costituiscono i pigmenti che causano l’alterazione cromatica dei denti.
L’energia luminosa (fotoni) sviluppata dallo sbiancamento denti LED o laser non sviluppa calore, evitando la disidratazione dei denti e una conseguente sensibilità dentale.
Il trattamento denti con luce LED o laser si svolge nel corso di un paio di sedute in ambulatorio ed è abbinato a un trattamento domestico che prevede l’uso di mascherine dentali per 2 o 3 notti consecutive.
Le mascherine contengono lo stesso principio sbiancante della cura praticata nello studio dentistico, ma hanno una minore quantità di perossido di idrogeno.
Con il trascorrere dei giorni, il colore dei denti cambia progressivamente, fino a virare al tono di bianco desiderato e pianificato con il dentista o l’igienista.
Lo sbiancamento dentale professionale è un trattamento odontoiatrico indolore che non intacca in alcuna maniera la qualità dello smalto dei denti.
Sbiancare i denti, affidandosi a un medico dentista o a un igienista specializzato, non causa danni permanenti alla dentatura o al cavo orale, né perdita di sostanza dentale.
In alcuni casi, subito dopo il trattamento di sbiancamento dei denti, il paziente può accusare sensibilità dentale. La sensazione è temporanea e scompare nelle 72 ore successive alla cura.
In generale, sugli esiti dello sbiancamento, influiscono almeno 3 fattori che devono essere valutati preventivamente dal medico dentista o dall’igienista dentale:
- età del paziente;
- tipo e natura delle macchie dentali;
- colore iniziale dei denti.
In genere, lo sbiancamento dentale è assicurato nella quasi totalità dei casi.
Fanno eccezione i denti devitalizzati e le macchie dentali dovute all’assunzione per via orale di particolari farmaci (es. tetraciclina contenuta in alcuni antibiotici).
In questi casi, è possibile ovviare a denti gialli, scuri o macchiati indelebilmente, ricorrendo all’applicazione di faccette dentali estetiche o protesi (corone) sui denti interessati.
Quanto dura lo sbiancamento dentale una volta eseguito?
Per non rendere vano il trattamento di sbiancamento e ottenere i risultati sperati, nelle 72 ore successive alla cura odontoiatrica effettuata nello studio dentistico, il paziente deve seguire una serie di accorgimenti:
prestare una particolare attenzione all’igiene orale domestica;
dopo i pasti, attendere 30 minuti, prima di procedere con la pulizia dei denti;
adottare una dieta bianca, cioè evitare alimenti e bevande colorate (es. caffè, tè, sugo di pomodoro, pesto al basilico, curry, ecc.);
evitare il fumo.
La durata del colore dei denti raggiunto dopo lo sbiancamento dipende pressoché esclusivamente dalle abitudini personali del paziente.
In generale, i tabagisti e i consumatori abitudinari di bevande con coloranti saranno soggetti a un ingiallimento più repentino.
Il trattamento di sbiancamento dei denti non ha effetti permanenti e, in media, seguendo gli opportuni accorgimenti, il tono di colore rimane invariato per un anno.
A ogni modo, il tono di bianco non tornerà più al colore pre-sbiancamento.
Quanto costa effettuare uno sbiancamento dentale negli studi Gi.vi.dental di Monza e Seregno?
Oltre al trattamento vero e proprio, sbiancare i denti comporta una serie di valutazioni preliminari ed eventuali cure odontoiatriche correlate che devono essere soppesate e pianificate dal medico dentista o dall’igienista.