Oggi è molto diffuso il ricorso alla implantologia dentale a carico immediato. Si tratta di una procedura moderna che prevede la sostituzione della radice di un dente mancante con una vite protesica fissata all’osso mandibolare o mascellare che permette di sostituire l’unità dentale mancante senza creare danni biologici ai denti vicini e ripristinando l’attività della masticazione. Grazie a questo sistema la riabilitazione completa della bocca per la restituzione della funzione masticatoria avviene anche in sole 24 ore.
L’ implantologia dentale a carico immediato deve essere eseguita in ambienti sicuri e in grado di dare un’assistenza completa al paziente. Da Gi.Vi.Dental gli impianti vengono effettuati in sala in un contesto sanitario sterile e decontaminato per la massima sicurezza del paziente, con materiali certificati, in linea con gli standard di qualità internazionali.
Gli Odontoiatri di Gi.Vi.Dental sono in grado di applicare le tecnologie più all’avanguardia per individuare il miglior trattamento possibile per il singolo paziente. L’implantologia a carico immediato si avvale inoltre di sofisticate metodiche elaborate al computer in grado di garantire una accurata pianificazione dell’intervento.
Si usa il termine “carico immediato” in implantologia in quanto permette anche in un’unica seduta e quindi in tempi più rapidi rispetto alla chirurgia convenzionale di ottenere una riabilitazione immediata della masticazione, evitando i fastidi legati all’uso di protesi mobili (dentiere) e con il vantaggio di avere contemporaneamente un risultato estetico ottimale.
L’intervento di implantologia è a carico immediato, o a carico differito a seconda del momento in cui viene applicata la protesi:
nel primo caso la protesi viene fissata in 24 – 48 ore dall’operazione; nel secondo la protesi dentaria può essere “caricata” sull’impianto dopo 3 o 6 mesi dall’operazione.
Quando si parla di implantologia a carico immediato e carico differito si intendono due diverse pratiche implantologiche, utilizzate in Odontoiatria: la differenza tra le due metodologie è riferita soltanto ai tempi di realizzazione dell’intervento.
Nel caso di carico differito il medico, per poter applicare la protesi dopo aver inserito all’interno delle ossa mandibolari o mascellari del paziente gli impianti, lascia passare necessariamente un periodo di tempo variabile di 3-6 mesi.
Con l’implantologia dentale a carico immediato, invece, l’inserimento degli impianti e l’applicazione delle protesi avviene nel corso di un’unica seduta chirurgica. La scelta della metodica più adatta avviene in funzione delle condizioni cliniche del singolo paziente: viene valutata la condizione delle strutture ossee e gengivali, oltre che la situazione generale di salute. Nel caso di implantologia a carico immediato la protesi provvisoria viene posizionata e avvitata sull’impianto, senza attendere i 3-6 mesi di osteointegrazione completa, necessari per altre tecniche di implantologia.
Le fasi dell’impianto a carico immediato
L’intervento di impianto a carico immediato avviene in più fasi. La prima fase riguarda la visita che deve essere accurata per poter programmare correttamente l’intervento. A questa seguono tutta una serie di esami diagnostici come Panoramica e CBCT cone beam, per la valutazione della quantità e della qualità dell’osso infine si acquisiscono le impronte delle arcate dentarie tramite scannerd 3D digitale.
Presso Gi.Vi.Dental la CBCT cone beam funzionale alle prestazioni della implantologia è elaborata in 3d e consente di simulare, ancora prima dell’intervento, l’introduzione degli impianti e il loro posizionamento per essere sicuri che non vadano ad interferire con le strutture della bocca che non devono essere toccate né alterate.
Fra le metodiche di implantologia a carico immediato vi è la tecnica All on six (letteralmente: tutto su sei) che permettono di ripristinare l’arcata dentale posizionando soltanto sei impianti in particolari posizioni strategiche della bocca in modo tale da avere una immediata ripresa della masticazione.
I vecchi ponti erano sostenuti da tanti pilastri, oggi, grazie alla fisica, è sufficiente mettere sei sostegni per sorreggere una arcata completa. Questo consente di posizionare su quattro impianti una arcata avvitata e dare immediatamente al paziente la possibilità di sorridere dopo l’intervento.